Visita dello scrittore italiano Andrea Bajani alla biblioteca di Val Des Prés il sabato 11 marzo alle 20 e 30.
Andrea Bajani est né en 1975 à Rome. Écrivain, journaliste et traducteur, il a publié son premier roman Morto un papa, en 2002. Il vit à Turin.
Autore a tutto campo, scrive per il teatro, la radio e collabora con numerose testate nazionali ed estere. Ha vinto numerosi e importanti premi letterari con il romanzo Se consideri le colpe (Einaudi, 2007, Premio Super Mondello, Premio Recanati, Premio Brancati), Ogni promessa (Einaudi, 2010, Premio Bagutta) e Mi riconosci (Feltrinelli, 2013).
«L’arte è una relazione e la letteratura una macchina per stupire»
Articoli da leggere :
Si tu retiens les fautes :
http://www.telerama.fr/livres/si-tu-retiens-les-fautes-andrea-bajani,49459.php
Très cordialement :
http://www.lemonde.fr/livres/article/2006/01/12/tres-cordialement-d-andrea-bajani_729931_3260.html
«Quel dolore lasciato a casa era il loro segreto, lo teneva stretto come si tiene in tasca una chiave. Quella chiave ogni sera apriva il pensiero di lei, e ogni sera lo rimetteva al sicuro».
Viviamo tutti, sempre, nel momento in cui l'infanzia finisce. E non c'è punto piú intenso da cui possa nascere un romanzo. Dentro questa storia ci sono un bambino come tanti, un dolore che l'accompagna come il piú fedele degli amici e una bambina sottile che si prende cura di loro. Ci sono le ferite degli adulti, stretti tra richieste di risarcimento e protezione. C'è soprattutto la scoperta che la fragilità è una ricchezza. Un bene al mondo è un romanzo unico, una storia universale. Dice una cosa semplice, e lo fa con la forza della letteratura: se non nascondi quello che fa male, la vita ti sorprenderà.
Un bene al mondo racconta di un paese sotto una montagna, a pochi chilometri da un confine misterioso. Un paese come gli altri: ha poche strade, un passaggio a livello che lo divide, e una ferrovia per pensare di partire. Nel paese c'è una casa. Dentro c'è un bambino che ha un dolore per amico. Lo accompagna a scuola, corre nei boschi insieme a lui, lo scorta fin dove l'infanzia resta indietro. E ci sono una madre e un padre che, come tutti i genitori, sperano che la vita dei figli sia migliore della loro, divisi tra l'istinto a proteggerli e quello opposto, di pretendere da loro una specie di risarcimento. Ma nel paese, soprattutto, c'è una bambina sottile. Vive dall'altra parte della ferrovia, ed è lei che si prende cura del bambino, lei che ne custodisce le parole. È lei che gli fa battere il cuore, che per prima accarezza il suo dolore. Un bene al mondo è una storia d'amore e di crescita di un'intensità e di una poesia travolgenti. È una storia universale, perché racconta quanto può essere preziosa la fragilità se non la rifiutiamo. Basta cercarsi su una mappa, disseminare parole per trovarsi, provare altre strade e magari perdersi di nuovo.
http://www.einaudi.it/libri/libro/andrea-bajani/un-bene-al-mondo/978880621315
Autore a tutto campo, scrive per il teatro, la radio e collabora con numerose testate nazionali ed estere. Ha vinto numerosi e importanti premi letterari con il romanzo Se consideri le colpe (Einaudi, 2007, Premio Super Mondello, Premio Recanati, Premio Brancati), Ogni promessa (Einaudi, 2010, Premio Bagutta) e Mi riconosci (Feltrinelli, 2013).
«L’arte è una relazione e la letteratura una macchina per stupire»
Articoli da leggere :
Si tu retiens les fautes :
http://www.telerama.fr/livres/si-tu-retiens-les-fautes-andrea-bajani,49459.php
Très cordialement :
http://www.lemonde.fr/livres/article/2006/01/12/tres-cordialement-d-andrea-bajani_729931_3260.html
«Quel dolore lasciato a casa era il loro segreto, lo teneva stretto come si tiene in tasca una chiave. Quella chiave ogni sera apriva il pensiero di lei, e ogni sera lo rimetteva al sicuro».
Viviamo tutti, sempre, nel momento in cui l'infanzia finisce. E non c'è punto piú intenso da cui possa nascere un romanzo. Dentro questa storia ci sono un bambino come tanti, un dolore che l'accompagna come il piú fedele degli amici e una bambina sottile che si prende cura di loro. Ci sono le ferite degli adulti, stretti tra richieste di risarcimento e protezione. C'è soprattutto la scoperta che la fragilità è una ricchezza. Un bene al mondo è un romanzo unico, una storia universale. Dice una cosa semplice, e lo fa con la forza della letteratura: se non nascondi quello che fa male, la vita ti sorprenderà.
Un bene al mondo racconta di un paese sotto una montagna, a pochi chilometri da un confine misterioso. Un paese come gli altri: ha poche strade, un passaggio a livello che lo divide, e una ferrovia per pensare di partire. Nel paese c'è una casa. Dentro c'è un bambino che ha un dolore per amico. Lo accompagna a scuola, corre nei boschi insieme a lui, lo scorta fin dove l'infanzia resta indietro. E ci sono una madre e un padre che, come tutti i genitori, sperano che la vita dei figli sia migliore della loro, divisi tra l'istinto a proteggerli e quello opposto, di pretendere da loro una specie di risarcimento. Ma nel paese, soprattutto, c'è una bambina sottile. Vive dall'altra parte della ferrovia, ed è lei che si prende cura del bambino, lei che ne custodisce le parole. È lei che gli fa battere il cuore, che per prima accarezza il suo dolore. Un bene al mondo è una storia d'amore e di crescita di un'intensità e di una poesia travolgenti. È una storia universale, perché racconta quanto può essere preziosa la fragilità se non la rifiutiamo. Basta cercarsi su una mappa, disseminare parole per trovarsi, provare altre strade e magari perdersi di nuovo.
http://www.einaudi.it/libri/libro/andrea-bajani/un-bene-al-mondo/978880621315
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